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Lagolo straripa ma per la Provincia sembrerebbe tutto normale.

 Il lago di Lagolo è un prezioso invaso naturale posto sulle pendici del monte Bondone e affacciato sulla valle dei laghi. 
Alimentato da falde sotterranee è soggetto a normali variazioni in funzione delle precipitazioni e della stagione. Da qualche tempo ha cambiato fisionomia a causa di un anomalo aumento di livello. 

Sarebbe stato dotato – e il condizionale è d’obbligo – di un canale di sfioro. Un rivo che all’inzio degli anni 80 a seguito della realizzazione della nuova SP85 del Bondone, venne intubato. Quanto raccolto dal lago, nel caso di “troppo pieno”, versava nella forra verso Calvino. Il passaggio d’acqua era regolato da una paratia su una presa prospicente al lago.

Ebbene, in questo periodo di abbondanti precipitazioni il lago ha iniziato a salire di livello fino ad invadere le zone normalmente utilizzate come solarium e svago. Da qualche giorno ha cominciato ad occupare anche la sede stradale. Tutto sembrerebbe legato ad una occlusione della chiusa di scarico visto che dalla suddetta forra ad ovest non esce praticamente nulla. Viene naturale chiedersi, vista la sua diretta competenza sulle acque come intenda ora muoversi la provincia. Vista la stagione, e l’incombente scioglimento delle nevi del Bondone la situazione sembra infatti destinata a peggiorare. 

Per questo MCA.eu, vuole dare risalto alla preoccupazione dei frequentatori abituali della località dando risalto alla surreale situazione venutasi a creare in queste ultime settimane.
Per questo oggi abbiamo depositato un’interrogazione, alla quale, in caso di inerzia dell’Amministrazione provinciale, abbiamo intenzione di far seguire ulteriori atti politici.
In particolare chiediamo se:

 È al corrente la provincia dell’incresciosa situazione che si è generata?
Che cosa intende fare per ritornare a dare alla località la sua dignità di luogo naturale tradizionalmente valorizzato anche dalla possibilità di una leggera e sostenibile fruibilità turistica?
 
Per MCA.eu: Paola Demagri Consigliera Provinciale 
 
 
Qui sopra e nella foto di copertina l’area Cani, ormai inagibile da tempo.


La sede stradale sempre più inagibile.

L’ormai ex prato – spiaggia dove un tempo avrebbero potuto giocare bambini e bagnanti