Prima di tutto: meglio essere capo di una barca a remi, che mozzo di una nave a vapore.
El fa grignar i sasi el risultato del PATT. La presa in giro di Tonina e Kaswalder, il raggiro subito dalla direzione del PATT è segno di superficialità o solo voglia di potere. Ma…si sa, in politica tutto si può giustificare, manipolare, rivoltare ma dobbiamo analizzare il risultato così imbarazzante..
Il gioco alle volpi è riuscito. Ha ben poco da consolarsi Panizza (l’Adige 25/10), vantandosi di essere in maggioranza, come dire che sono vicini alla greppia, ma il che non vuol dire che abbiano possibilità di scegliere. Staremo a vedere il seguito.
Credo che gli elettori non siano così stupidi come tentano di farci vedere. In quest’ultima tornata elettorale e, mi riferisco anche al resto d’Italia, se cerchiamo, forse troviamo un filo di realtà in questa ingarbugliata matassa..
Quel 20% dei votanti di Monza, sono il risultato di un’operazione così umiliante per la città che la popolazione si è sentita presa in giro. Non ho dati, ma credo che, alla fine, per Galliani abbia votato il 10% o forse un po’ più della popolazione, risultati da non accettare moralmente l’incarico.
Le idee nascono per esigenze del momento o per superare ostacoli che impediscono un normale flusso della quotidianità.
Questo potrebbe dire che le idee e i progetti vengono presi in considerazione molto più di quello che crediamo. Se non ho interesse perché devo rompermi….
Questo vuol dire che non è un partito che deve avere il potere, ma sono le idee che nascono per esperienze singole che rendono ricca una società. Sono le comunità che riescono a creare quell’ ambiente vivibile in cui ognuno ha lo spazio per le proprie aspirazioni .
Anche la politica del domani dovrà trovare una convergenza di idee che nascono solo da una pluralità di interpretazioni del nostro vivere. Un EROS come Dio della bellezza, del sorriso per sentirsi anche appagati e orgogliosi di vivere in un ambiente fatto di
EQUITA’- RISPETTO – ONESTA’- SOBRIETA’
Non è un partito, un gruppo economico, un movimento, ma un concorso di idee che trovano spazio in una coalizione, anche momentanea, dove la gente può trovare quello in cui credere.
Il risultato è la vittoria dell’idea, non è il trionfo o la sconfitta del singolo.
Vince l’idea dell’intuizione e del coraggio solo se rispettiamo l’EROS di una legge, non scritta ma volutamente e moralmente sottoscritta dalla maggioranza.
Il non essere ascoltati non è colpa degli altri ma solo di una nostra incapacità di valutare le motivazioni che ci spingono.
Le idee hanno bisogno di modernità, originalità, interesse perché crescano,. Alle volte, hanno bisogno di anni per svilupparsi se non si scontrano con interessi economici, culturali o religiosi.
Le idee possono nascere e morire in poco tempo, o vivere latenti per anni per poi esplodere.
Questo potrebbe essere il nostro domani. La competizione non la dobbiamo vedere come una guerra ma come una partecipazione, un contribuire a migliorare le nostre comunità.
Il vedere nemici nella critica è un segno di debolezza; di un accollare ad altri i nostri errori, è cercare nella banalità la motivazione per non ammettere la nostra superficialità senza voler mortificare il nostro ego.
Sergio