Quello che leggo conferma l’assenza di visione del Patt di cosa deve essere o deve divenire il Trentino. Nel 2018 il segretario Panizza, al tempo Senatore della Repubblica eletto nel 2013 grazie ai voti di centro sinistra, era talmente convinto dell’area di appartenenza da gestire l’espulsione di Kaswalder, reo di non condividere la linea politica del partito. Questa epurazione manteneva il partito saldamente nel solco del centro sinistra. Nuovamente, espressione più o meno della stessa coalizione, si ripresenta alla elezioni del Senato nel 2018, ma questa volta ne esce sconfitto. Ritenta nel 2020 alla guida di una storica lista civica del suo paese, Campodenno per l’elezione a Sindaco contro l’avversario Daniele Biada (notoriamente di destra), ma anche questa volta ne esce sconfitto. Sono forse questi esiti a far decidere alla segreteria del partito di spostarsi a destra? La voglia di ritornare alla vittoria?
Credo che questo modo di fare politica abbia fatto il suo tempo, vorrei capire come si fa a spiegare che gli autentici Autonomisti si trovano ora dove non erano qualche anno fa, prima eri autonomista se eri di centro sinistra moderato e ora sei autonomista se sei di destra!!! Il visionario Kaswalder del 2017-2018 ora è riconosciuto come un profeta, tanto da arrivare a modificare il simbolo aggiungendo il termine popolari, richiamo al precedente partito di Kaswalder assorbito dal nuovo soggetto politico. Ma non è finita, quello che considerano un partito di raccolta accoglie anche il movimento di Grisenti (PT), che ebbe a qualificare il Patt come un collaboratore da sottoscala.
Le miopi aspettative di esserci, di ritornare a qualsiasi costo al governo del Trentino, non gli permette di accorgersi che la parte meno inclusiva del SVP, convinta che l’Autonomia sia solo una prerogativa dell’Alto Adige, vuole un Presidente leghista con lo sguardo più a sud che a nord. Achamer lo chiarisce dicendo che saranno loro i difensori nei confronti di Roma dell’Autonomia, mi sa che ha detto che questo progetto politico non sarà in grado di farlo.
Arno Kompatscher, esponente di primo piano del SVP incline alla condivisione come valore aggiunto della prerogativa dell’autogoverno della regione Trentino Alto Adige mantiene un liturgico silenzio sulla questione. Chissà perché?
Se dovessi contestualizzare e paragonare gli attori della vicenda in una favola sceglierei la più famosa di Collodi “Pinocchio”; l’abbinamento tra personaggi fantastici e reali li decida il lettore..
Doriano Valer, canditato per Casa Autonomia.eu