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Valsugana – Serata “sold out” per parlare del futuro del comprensorio sciistico della Panarotta con l’esperto di marketing Matteo Bonazza

Quale futuro per la Panarotta? Se n’è discusso lunedì sera in una serata pubblica promossa dal ex  assessore provinciale al turismo Michele Dallapiccola, oggi consigliere provinciale e fondatore di   Casa Autonomia.euinsieme a Paola Demagri per l’occasione moderatrice dell’iniziativa presso l’auditorium delle scuole don Milani di Pergine Valsugana.

Serata non partitica, ma politica che ha fatto registrare un “sold out” a dimostrazione del grande interesse che ruota attorno al comprensorio sciistico che ha visto nel mese di ottobre 2022 la decisione di non aprire gli impianti per voce del presidente della società Panarotta 2022 Matteo Anderle,causamancanza di neve e costi energetici troppo alti. Scelta avallata anche dalla Provincia e Trentino Sviluppo.

Per approfondire il tema è intervenuto Matteo Bonazza esperto di marketing del turismo e già consulente per il progetto La Sportiva sul Passo Rolle. Un’analisi schietta e concreta la sua senza giri di parole sulla situazione presente e futura del comprensorio sciistico dove provocatoriamente ha chiesto al pubblico presente “siete sicuri di volere il cambiamento?” per poi delineare tre possibili soluzioni: il “modello sci”, il “modello sci e”, ed infine il “modello o”.

Soluzioni che devono tener conto del cambiamento climatico che sta coinvolgendo anche il Trentino, in pochi anni non ci sarà più neve naturale sotto i 1800 metri di quota e non sarà facile neanche fabbricarla artificialmente. Con questo Bonazza ha fatto intendere che la soluzione ideale anche se emotivamente difficile per gli appassionati locali è la terza, pertanto niente sci in futuro ma uno sviluppo di altre attività. Servono scelte coraggiose e consapevolezza della realtà.

Parole che hanno acceso il dibattito del pubblico, ad iniziare dal primo cittadino di Pergine Valsugana, primo ad intervenire sottolineando che la maggior parte dei presenti in sala fosse per il modello “sci e”. Oss Emer ha ricordato anche tutti gli interventi fatti dai Comuni sottolineando che hanno sempre sostenuto la Panarotta per quanto possibile ma il comprensorio necessità di imprenditori meritevoli di questo nome che ci mettano del loro, serve uno scatto d’orgoglio in quanto l’amministrazione pubblica non può fare da imprenditore. Tra i sindaci in sala anche Marco Nicolò Perinelli di Tenna e Katia Fortarel di Civezzano.

Nella discussione è intervenuta anche Donatella Bommassar ex amministratrice di Terme Levico che ha ricordato anche lo stato in cui versa la località Vetriolo e delle terme attualmente chiuse anche dopo grossi investimenti dei privati.

Nel dibattito sempre costruttivo sono intervenuti anche i privati come Marco Bogazzi, ex gestore noleggio sci allo Chalet e ora anche gestore di Malga Masi, e Giuseppe Ferrari, titolare di Ferrari Sport, che ha recentemente organizzato due iniziative sulla Panarotta riscuotendo un grande interesse da dove è nato questo risveglio/dibattito.

In conclusione Michele Dallapiccola, facendo sintesi, ha sottolineato che dalla serata emerge una montagna di comunità ed anche turistica, “soldi in provincia per il rilancio ce ne sono” ha dichiarato l’ex assessore, si tratta di chiederli bene e nel modo giusto. A molti presenti sono balzati alla memoria i sei milioni di euro dati dalla Provincia per le piste di Bolbeno, comprensorio sciistico più basso in Italia a quota 575 sul livello del mare. Il paziente “Panarotta”, come è stato definito da Bonazza, è in coma in attesa della terapia giusta a seguito di un’analisi approfondita.

di Sunil Pellanda