Casa Autonomia.eu

L'Autonomia ha trovato casa.
Segui il giallo!

Tempo di bilanci, l’Assessore Spinelli e la stagflazione – Lettere dagli Associati

Condividiamo la riflessione di un nostro Associato pubblicata in questi giorni sui quotidiani. Al suo interno Riccardo Petroni, già Direttore Banca di Roma Trento, Direttore generale Cassa Rurale di Rovereto, amministratore delegato di Metalsistem Group e Corporate Spa e Associato del Movimento Casa Autonomia.eu, riflette sull’attuale situazione economica del Paese e della Provincia. Una situazione di crisi, che richiederebbe, come sostiene Petroni, una risposta dall’Assessore allo Sviluppo Economico Spinelli, elaborata in concerto con tutte le parti sociali.

Questa la lettera:

Caro direttore, è tempo di bilanci. Ho seguito con molto interesse tramite la testata da lei diretta gli interventi che ha effettuato l’Assessore allo Sviluppo Economico Achille Spinelli. Pur essendo gli stessi certamente positivi, mi permetto di fargli alcune domande, fare alcune considerazioni e dargli qualche idea. Innanzitutto vorrei accertarmi che Spinelli sia d’accordo sul fatto che sull’economia italiana e pertanto anche sulla nostra trentina, si stia abbattendo quella che può essere definita la più grande crisi economica del dopoguerra, che ha un nome preciso: stagflazione. Ovvero inflazione con recessione. Inflazione “ufficiale” che in Trentino nel mese di ottobre 2022 è dell’11,3% su base annua. La più alta in Italia insieme all’Alto Adige, che non si vedeva dal 1984. Ho scritto inflazione “ufficiale” perché immagino che l’Assessore Spinelli sia d’accordo anche sul fatto che l’inflazione “reale”, ovvero in termini di acquisto è almeno il doppio, se consideriamo che viene calcolata sul cosiddetto Paniere. “Paniere” che è composto da ben 1792 voci, compreso le più assurde, relativamente a beni che nessuno comprerà mai, mentre su di una famiglia incidono solo di esse, ma in modo pesantissimo. Mi limito a citare il settore “abitazioni ed energia” con un +36.2. Dati ben noti a tutti coloro che non arrivano a fine mese.

E a questo riguardo pochi giorni fa l’Arcivescovo Tisi ci ha comunicato, in occasione della Giornata mondiale della povertà, che le persone che si sono rivolte alla Caritas in questi ultimi 4  anni in Trentino sono raddoppiate. E “l’Outlook”, come si usa dire, ovvero le prospettive future, sono cupe. L’inflazione in oggetto ha spinto la Banca Centrale ad aumentare di nuovo i tassi di interesse (l’Euribor) di un ulteriore 0,50% al fine di raffreddare l’economia (sinonimo di recessione). Ed ulteriori aumenti sono previsti anche a breve. Tassi che praticamente da sottozero sono già andati, ante ultimo aumento, al 2,84% ad un anno. E l’Irs, parametro relativo ai mutui, è schizzato, sempre ante ultimo aumento, al 2,74% a 10 anni, circostanza fortemente negativa che si abbatte sia sulle famiglie che sulle imprese. Imprese che si stima avranno un aggravio di oneri sui prestiti a livello nazionale di circa 15/miliardi (dati Cgia). E naturalmente il Trentino avrà la sua quota.

E veniamo al Pil (Prodotto interno lordo), che ha fatto dire al Presidente Fugatti “In Trentino crescita Pil di oltre il 3,7%: guardiamo con fiducia al futuro”. A questo proposito vorrei ricordare  al Presidente che questo dato. con un’inflazione dell’11,3%, non solo non ispira fiducia, bensì è altamente preoccupante. Il tasso di inflazione intatti fa lievitare i fatturati, quindi il Pil, ma solo in termini di valori, non di quantità.

Non a caso la Camera di Commercio di Trento ci comunica che solo il 5% degli intervistati si dice leggermente ottimista in merito agli andamenti nei prossimi 12 mesi. In questo contesto una pensione su tre in Trentino è sotto i 1.000 euro, mentre si calcola che solo il caro bollette sulle famiglie peserà fino a 2.500 euro in più nei prossimi 12 mesi. Riguardo poi all’occupazione va detto che il lieve increm1entO delle assunzioni sono state per il 67,3% con contratti a “tempo determinato” e solo per il 12,1% a tempo indeterminato, circostanza che aumenta l’instabilità. Ecco perché il presidente della Camera di Commercio Bort ha così dichiarato: “Ora rischiamo di trovarci di nuovo in una tempesta perfetta, che se dovesse protrarsi a lungo, getterebbe le basi per una crisi economica devastante, forse anche superiore a quella del 2008/2009”. E sempre la Confcommercio ha aggiunto che nel Terziario 1.100 imprese con un totale di 3.500 addetti sono rischio.

Nel mentre, riguardo al welfare, sempre pochi giorni fa, presso un’affollatissima sala della Regione, si sono riuniti per la prima volta numerosissimi rappresentanti di Ordini professionali degli operatori nel mondo sanitario, delle Consulte, della Fondazione Comunità Solidale, dei Sindacati, del volontariato, di numerosi gruppi politici eccetera. ln quell’incontro oltre ad essere stato evidenziato che la situazione è critica nel comparto in oggetto (ospedali, Rsa), è stata presentata una petizione dal titolo “Welfare – Priorità e tematiche aperte”, con indicati tutti quelli che sono i problemi ancora irrisolti da affrontare. Ma è significativo che tutti gli intervenuti hanno evidenziato l’assoluta indisponibilità ad essere ascoltati dalla Provincia. Riguardo all’estremo disagio esternato, il Presidente Fugatti aveva esplicitamente detto che “non bisogna lamentarsi”.

Allora è tutto negativo? Assolutamente no e sostenerlo sarebbe mancanza di onestà intellettuale anche perché molti degli eventi sopra descritti sono dipesi da fattori esterni. In forte crescita per esempio le esportazioni e bene il turismo, anche a seguito dell’indebolimento dell’Euro. Voci che però non compensano i negativi andamenti suindicati. E poi non ci sarà più l’effetto Superbonus 110%, che ha letteralmente drogato il mercato immobiliare.

Bene, tenuto conto di quanto sopra, sarebbe a mio parere un gravissimo errore se l’Assessore Spinelli, che ha la difficilissima responsabilità di affrontare tutto questo, non predisponesse e presentasse con la massima urgenza un preciso Piano economico strategico d’emergenza, coinvolgendo e quindi ascoltando – ovviamente – tutte le parti sociali. Un piano da esternare al più presto pubblicamente, da verificare “strada facendo” con apposite conferenze stampa, sempre in sintonia – ovviamente – con le parti sociali. Una risposta da parte dell’Assessore Spinelli a quanto sopra sarebbe gradita. E non credo solo da parte del sottoscritto.

Riccardo Petroni